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venerdì 8 ottobre 2010

TWILIGHT ZONE

Mi riesce difficile parlare di Twilight Zone, serie tv nota nello stivale con il titolo Ai Confini della Realtà. Una serie televisiva nata nel 1959 e che per cinque stagioni, fino al 1965, entrò nell'immaginario televisivo americano e mondiale. Difficile per la complessità dell'opera.

Negli anni ottanta venne ripresa in una nuova versione (a colori), grazie all'interessamento di Steven Spielberg. Tra gli autori anche Stephen King, che ha dedicato alla serie classica un capitolo del suo saggio sull'horror intitolato Danse Macabre.

Di sicuro la serie targata anni ottanta era decisamente inferiore alla prima. Di molti episodi vennero proposti come remake e altri arricchirono la lista dei nuovi classici. Molti episodi mi terrorizzarono letteralmente, quando ero bambino. L'uomo ombra, Lo Show di Zio Diavolo, Quarantena, La nonna (da un racconto di King) e soprattutto I serpenti della notte, dove un reduce del Vietnam, ossessionato dalle ombre dei suoi compagni morti, li fa rivivere come zombi che assaltano lo sperduto fast-food dove ha trovato rifugio nella classica notte buia e tempestosa.

Nel 1983 Joe Dante, John Landis, Steven Spielberg e George Miller omaggiarono la serie anni sessanta con un film diviso in quattro segmenti più un prologo iniziale, di cui solo il primo segmento è una sceneggiatura originale. Gli altri sono remake, più o meno riusciti a parte il quarto, di Landis, che è bellissimo. Il regista propone il classico Nightmare at 20,000 feet (da un racconto di Richard Matheson), in cui uno squilibrato, a bordo di un aereo (nella serie tv originale era interpretato da William Shatner, il capitano Kirk di Star Trek) esce ancor più fuori di testa quando da un oblò vede un gremlin che sta sabotando un' ala dell'aereo.

Lascio i primi (quasi) otto minuti del prologo del film, sempre a firma del geniale Landis. Dan Aykroyd interpreta un autostoppista che sarebbe meglio non far salire in auto.

La volete vedere una cosa che fa veramente paura?

Enjoy.

Zio Robbo


« C'è una quinta dimensione, oltre a quelle che l'uomo già conosce. È senza limiti come l'infinito, e senza tempo come l'eternità: è la regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere. È la regione dell'immaginazione, una regione che si trova...ai confini della realtà. »



2 commenti:

  1. Che fico! L'uomo ombra me lo ricordo anche io e fece cacare addosso anche me.
    Il film l'avevo visto tantissimi anni fa, devo assolutamente recuperarlo.

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  2. Mi ha fatto letteralmente rizzare i capelli st'autostoppista..non me l'aspettavo! Io ero troppo piccina per guardare queste "cose di paura" ^_^ ma stasera mi sparo un po' di episodi su youtube! Grazie per l'idea ;)

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