Lo ammetto. Sono prigioniero delle serie televisive. Le guardo di continuo. Non ne ho mai abbastanza. Da questo post parte l'elenco e analisi (eventuale) delle serie che adoro e che non adoro. Vedi Lost. Non mi basta solo leggere e scrivere. No. Devo drogarmi di serie televisive. Vecchie. Nuove. Recenti.
Tutto ha inizio nel 1967. L'apice della carriera del compianto attore Patrick McGoohan. Che rifiuta il ruolo di James Bond per dedicarsi, dopo aver già interpretato l'agente segreto della NATO John Drake nella serie Danger Man, alla magnifica serie The Prisoner.
Un agente segreto (forse, lo possiamo presumere) si dimette in modo polemico dal suo incarico e finisce per essere esiliato in un'assurda e grottesca comunità definita The Village. Qui subirà ogni sorta di vessazione fisica e psichica per annientare la sua dignità umana e trasformarlo in un numero. Il Numero Sei.
Proverà più volte a fuggire, ma ogni volta sarà bloccato dai Rover, misteriosi palloni aerostatici che bloccano la fuga del Numero Sei.
Dov'è il Villaggio? Cos'è in realtà? Perché sembra così familiare?
Cosa sono i Rover? E il Numero Due? Anzi. I Numero Due. Quali sono le informazioni che cercano dal Numero Sei?
Chi è davvero il Numero Sei? E chi si cela dietro l'enigmatico Numero Uno?
Guardate la serie. Godetevela. Date le vostre risposte alle domande.
The Prisoner ha anticipato di quarant'anni serie tv come Lost. Con un finale (che, ovviamente, non anticipo) talmente intenso e provocatorio che in pochi hanno compreso. Nel Villaggio (Globale) che stiamo diventando.
Gustatevi la sigla originale, introduzione della serie.
I will not be pushed, filed, stamped, indexed, briefed, debriefed or numbered!
Zio Robbo
Tutto ha inizio nel 1967. L'apice della carriera del compianto attore Patrick McGoohan. Che rifiuta il ruolo di James Bond per dedicarsi, dopo aver già interpretato l'agente segreto della NATO John Drake nella serie Danger Man, alla magnifica serie The Prisoner.
Un agente segreto (forse, lo possiamo presumere) si dimette in modo polemico dal suo incarico e finisce per essere esiliato in un'assurda e grottesca comunità definita The Village. Qui subirà ogni sorta di vessazione fisica e psichica per annientare la sua dignità umana e trasformarlo in un numero. Il Numero Sei.
Proverà più volte a fuggire, ma ogni volta sarà bloccato dai Rover, misteriosi palloni aerostatici che bloccano la fuga del Numero Sei.
Dov'è il Villaggio? Cos'è in realtà? Perché sembra così familiare?
Cosa sono i Rover? E il Numero Due? Anzi. I Numero Due. Quali sono le informazioni che cercano dal Numero Sei?
Chi è davvero il Numero Sei? E chi si cela dietro l'enigmatico Numero Uno?
Guardate la serie. Godetevela. Date le vostre risposte alle domande.
The Prisoner ha anticipato di quarant'anni serie tv come Lost. Con un finale (che, ovviamente, non anticipo) talmente intenso e provocatorio che in pochi hanno compreso. Nel Villaggio (Globale) che stiamo diventando.
Gustatevi la sigla originale, introduzione della serie.
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Zio Robbo
Potrei iniziare questo commento dicendo che ieri sera ho visto la prima puntata di una nuova serie-TV.
RispondiEliminaNon sarebbe la verità ma solo un chiaro (per chi lo conosce, of course) omaggio al nostro amichevole Zio Robbo di quartiere.
Per quel che riguarda "Il Prigioniero" che dire... è stata sicuramente una serie innovativa per l'epoca in cui è stata realizzata e se ne sente l'influenza ancora ai nostri giorni.
Molti sono gli omaggi tributati alla serie da artisti recenti e non.
Solo in campo musicale se ne trovano parecchi.
Ad esempio la canzone The Prisoner degli Iron Maiden inizia con il dialogo che possiamo udire all'inizio di ogni puntata del Prigioniero.
I Muse, in chiusura di concerto, lanciano dei grossi palloni bianchi sul pubblico, dichiarato omaggio ai Rover del Prigioniero.
I Rover stessi inseguono Caparezza nel video di "Fuori dal tunnel" e il ben più grande Ian Anderson dei Jethro Tull in "Sweet dream".
Ho visto la serie l'anno scorso e sinceramente l'ho trovata un po' datata. Ottima dal punto di vista visivo e immaginifico. Alcune puntate mi sembrano superiori alla media e l'ultimo episodio... qui si scatena effettivamente la genialità della serie.
Non vi resta che andare a guardare "Il Prigioniero" e giudicare voi stessi l'opera.
In barba allo zio vado a vedermi Lost.
Number 6 (Ex man in the band)
Al costante lettore ora Numero Sei consiglio il remake de "Il Prigionero" realizzato lo scorso autunno...anch'io devo ancora guardarlo...e consiglio di ricordare come ne "Il Secondo Tragico Fantozzi" il Rag.Ugo definiva "La Corazzata Potemkin" (storpiata in Kotiomkin)...e pensare a un paragone con "Lost"...
RispondiEliminaZio Robbo
Sento un fastidioso rumore di fondo che sta disturbando la mia visione dell'undicesima puntata della sesta serie di Lost.
RispondiEliminaComunque Twin Peaks rules...
Number 6 (Ex man in the band)
Anni fa mi drogavo di X-Files. Non mi perdevo una puntata. Ora non seguo nessuna serie, mi sono disintossicata dalla TV e sono diventata internet-dipendente.
RispondiEliminaComunque leggerò ugualmente i prossimi post di Zio Robbo sulle serie TV. Sono curiosa.
I palloni bianchi dei Muse sono qui
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